Il progetto
Tali attività, descritte nell'elaborato “Relazione metodologica offerta per l’attuazione del piano di monitoraggio” del dicembre 2014, sono state affidate al C.U.G.R.I., Consorzio inter-Universitario per la previsione e la prevenzione dei Grandi Rischi, con apposita convenzione stipulata in data 12/01/2015.
L'intervento di adeguamento e consolidamento della banchina di ormeggio prevede, in adiacenza alla banchina esistente realizzata in cassoni, la costruzione di una doppia fila di pali con interasse pari a:
- 5,4 m in direzione parallela alla banchina stessa;
- 4,1 m in direzione ortogonale alla banchina.
Al fine di evitare che le lavorazioni necessarie alla realizzazione dei pali determinino il sollevamento e la circolazione di sedimenti contaminati, questi saranno preventivamente rimossi e destinati a stoccaggio in vasche provvisorie, appositamente predisposte.
L'ammodernamento della banchina di ormeggio include, dunque, il dragaggio dei sedimenti presenti nell'area oggetto dell'intervento di consolidamento del Molo Polisettoriale, lunga circa 1.200 m e larga circa 20 m.
L'intervento può essere, quindi, articolato nelle seguenti macro-fasi:
- installazione del cantiere;
- rimozione dello strato di sedimenti soprastante il pietrame di imbasamento dei cassoni, di scarsissimo spessore;
- dragaggio dello strato di sedimenti contaminato, nella fascia a tergo della scogliera di imbasamento dei cassoni, effettuata con la rimozione dei soli sedimenti che presentano concentrazioni superiori ai limiti di intervento e che si trovano, al più, nei primi 50 cm di spessore al di sotto della quota di fondo.
- costruzione di un nuovo impalcato su pali lungo i primi 1.200 m di banchina, per impedire che, a causa dei lavori di escavo dei fondali, i cassoni di imbasamento a -14,0 m s.l.m.m. vadano incontro a fenomeni di instabilità per scalzamento al piede;
- realizzazione della nuova via di corsa lato terra;
- realizzazione delle travi di collegamento in c.a. in direzione trasversale allo sviluppo della banchina.
Il piano di monitoraggio
Il Piano di Monitoraggio è riferito alla verifica dello stato di qualità del comparto idrico, del comparto atmosferico e del clima acustico delle aree potenzialmente interessati dalle pressioni che l'intervento di ammodernamento della banchina di ormeggio del Molo Polisettoriale del Porto di Taranto potrà esercitare sull'ambiente circostante.
Le attività di monitoraggio, riguardano le tre fasi temporali di verifica dello stato di qualità ambientale ante operam, di cantiere e post operam, la cui durata prevista è rispettivamente pari a 1 mese, 15 mesi e 12 mesi.
Obiettivi ed articolazione del piano di monitoraggio
Scopo del Piano di Monitoraggio è la verifica della qualità dei comparti ambientali interessati dalla realizzazione dell'opera e degli effetti prodotti dalla stessa realizzazione.Attraverso il controllo della qualità ambientale è possibile, infatti:
- correlare gli stati ante operam, in corso d’opera e post operam, al fine di individuare eventuali variazioni delle componenti ambientali interessate ed evitare possibili criticità;
- garantire, durante la realizzazione, la possibilità di porre in essere eventuali interventi di mitigazione;
- verificare l’efficacia delle suddette misure di mitigazione.
Il Piano di Monitoraggio è stato redatto secondo le indicazioni dell’art. 7 bis del Capitolato Speciale d’Appalto (Elaborato 0130TAR01027) di concerto con le Autorità Territriali competenti.
Localizzazione indicativa dei punti di monitoraggio
La localizzazione dei punti di campionamento e delle stazioni di misura per il monitoraggio della qualità del comparto idrico prevede l’allestimento di:
- 3 stazioni di monitoraggio continuo con sistema fisso in opera (CF);
- 3 punti di monitoraggio con campionamento periodico (CM);
- 1 punto di monitoraggio con campionamento periodico di sedimenti (CS);
- 1 punto di monitoraggio con campionamento periodico di sedimenti per la verifica della fauna macrozoobentonica (CB).
L’installazione della stazione fissa CF3 è prevista in mare posizionata presso una meda esistente.
Per il monitoraggio del comparto atmosferico si prevede l’installazione di n.1 stazione meteoclimatica (SM) e n. 5 (cinque) punti di monitoraggio, di cui uno con stazione fissa, per la caratterizzazione ed il controllo della qualità dell’aria.
In corrispondenza dei punti identificati con la sigla AQ, è previsto anche il monitoraggio del clima acustico.
Si ritiene opportuno chiarire che l’ubicazione dei punti di monitoraggio nelle figure riportate in questa pagina web è da considerarsi puramente indicativa, dal momento che la localizzazione finale sarà definita a seguito di un opportuno sopralluogo tecnico da effettuarsi prima dell’avvio del piano di monitoraggio, di concerto con la Direzione Lavori e ARPAP.
Analogamente, i punti di rilievo delle stazioni mobili saranno ulteriormente validati in sede di esecuzione delle attività, in contraddittorio con la Direzione dei Lavori e ARPA Puglia, anche in riferimento ai risultati delle indagini meteoclimatiche già esperite, alle specifiche condizioni di misura ed ai risultati dell’ante operam per le attività da eseguirsi durante l’esecuzione dei lavori.
Localizzazione e individuazione delle stazioni/punti di misura per il monitoraggio del comparto atmosferico
così come riportato nella relazione metodologica
GeoPort
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